Ceriale è un comune di 5.773 abitanti della provincia di Savona.
Il comune è situato nella Riviera di Ponente, all'estremità orientale della piana di Albenga, alle pendici del monte Croce (541 m). Il suo territorio comunale fa parte della Comunità Montana Ingauna. Dista dal capoluogo circa 38 km.
CERIALE, ha origine nel Medioevo da un piccolo borgo di pescatori ed agricoltori, di proprietà del Vescovo di Albenga e divenne Comune autonomo nel 1798.
Nella notte del 2 luglio 1637, Ceriale subì un'invasione da parte di pirati algerini, con a capo il feroce Ciribì, che con i suoi uomini devastarono la Chiesa, uccisero una trentina di persone e ne deportarono circa 300 in Algeria che furono successivamente riscattati da parte dei familiari.
Le origini di Ceriale si perdono in tempi lontani. La vicinanza della via Julia Augusta insieme al ritrovamento di reperti archeologici suggerisce l'esistenza di questo insediamento in epoca romana.
Sull'origine del toponimo permangono ancora molti dubbi. Una delle ipotesi è che derivi agli appellativi di due consoli dell'impero romano, Onicius Cerialis e Petilio Cerialis che svolsero la loro attività in questa zona. L'altra ipotesi è che, essendo fiorente il mercato dei cereali, i romani avessero eretto un tempio alla dea dell'agricoltura Cerere, alla quale venivano dedicate feste chiamate "Cerialia". Dopo la conquista romana, la città seguì il destino del più grande e potente Municipio di Albingaunum, l'antica Albenga, e del suo vescovo passando poi, nel corso del XIV secolo, sotto l'autorità genovese. Già dal 1500 le località litoranee della Liguria diventarono oggetto delle scorribande dei pirati e nella notte tra il 1° e il 2 luglio 1637, Ceriale subì un'invasione da parte di pirati algerini, con a capo il feroce Ciribì, che con i suoi uomini devastarono la Chiesa, uccisero una trentina di persone e ne deportarono circa 300 in Algeria che furono successivamente riscattati da parte dei familiari con grandi sacrifici e con l'aiuto delle "Confraternite del riscatto" il cui ruolo si rivelò fondamentale sia per il disinteresse delle autorità di Albenga e della Repubblica di Genova sia per l'entità della cifra richiesta per il riscatto. Il paese andò distrutto e della Chiesa parrocchiale rimase in piedi solo il campanile. Dell'edificio originario non rimane che un crocifisso ligneo che reca ancora il foro di una palla sparata da uno dei saccheggiatori, al quale si attribuivano capacità miracolose. Dopo la liberazione del territorio ligure da parte delle truppe napoleoniche, nel 1798, Ceriale divenne Comune autonomo e dal 1927 entrò a far parte della provincia di Savona.
Ceriale è la località ideale in cui trascorrere le proprie vacanze durante ogni periodo dell'anno. D'Estate i turisti possono godere delle numerose spiagge in grado di soddisfare la "voglia di mare" tipica della stagione e di serate animate da variegate manifestazioni turistico-culturali adatte a tutte le età.
Trascorso il periodo estivo Ceriale continua ad usufruire del clima marittimo tipico delle zone litoranee che consente, in primavera, di assaporare anticipi di Estate ed in Autunno di posticipare il più possibile l'arrivo dell'Inverno, offrendo così le condizioni favorevoli per una vacanza da trecentosessantacinque giorni all'anno.
L'economia locale è quindi fortemente caratterizzata dalla presenza di aziende ed esercizi turistico-ricettivi ma anche del settore agricolo, soprattutto floricolo. Parte della così detta Piana di Albenga è compresa, in realtà, nel territorio comunale di Ceriale ed è coltivata intensivamente dai floricoltori ed operatori agricoli locali.